Sii oltre ogni addio, come se fosse già dietro
di te – come l’inverno che appunto se ne va.
Perché tra i tanti inverni c’è un inverno talmente infinito
che, se il tuo cuore lo sverna, allora sopporta ogni cosa.
Sii sempre morto in Euridice – innalzati cantando
e, nella pura relazione, ridiscendi celebrando!
Qui tra quelli che svaniscono, nel regno del declino,
sii risonante cristallo che già nel suono s’è infranto.
Sii – e insieme sappi la condizione del non-essere,
fondamento interminato della tua interna oscillazione –
che tu possa compierla appieno, quest’unica volta.
Alle risorse già usate, come a quelle oscure e mute
della natura ricolma, alle somme indicibili,
aggiungi con gioia te stesso, pareggia il conto!
Rainer Maria Rilke
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