Quale sarto ha tessuto questi corpi che ci vestono di vita
rammendati con lacrime sbagliate
e cuciti con panni e toppe di un vecchio magazzino di cianfrusaglie?
Chi fu quel sarto che ha preso le misure
e con ditale e ago ha cucito i bottoni
delle segrete cuciture e cicatrici della fatica
e climi riprodotti nell’aspra stagione della pelle?
Quali strani abiti ci vestono di vita
tessuti all’esatta misura di ogni sete, di ogni fame,
dell’affanno disperso di tutti i commensali
che aspettano l’acre cereale del fallimento?
Chi ha cucito i colori ignoti al cuore?
Chi sa come fa l’amore a vivere sotto questi vestiti?
Federico Díaz-Granados
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