Non serve sempre una ragione
per fare ciò che si fa. Potrei dirti che i tre ritratti sono tre schegge di te (e di me) oppure che ti ho disegnata allo specchio per qualche complicata ragione simbolica ma non sarebbe onesto. L'unica spiegazione plausibile è che il tuo volto mi compare sotto la matita quando l'assenza comincia a scottare troppo e non riesco più a tenermela chiusa dentro il petto.
Sergio Pasquandrea
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