Una parola d’amore ci resta sempre chiusa in bocca, non detta, è come un sassolino nel sandalo, o un chiodo: non ti va di fermarti a levarlo, di sciogliere i laccetti, di far tardi – ormai ti domina il ritmo segreto del cammino, più forte del disagio del sassolino, più del richiamo ostinato della tua stanchezza o di un rinvio; c’è anche una fiera, appuntita esultanza, un ricordo che il sassolino viene da una riva che ami, da una bella passeggiata con piacevoli pensieri, con immagini d’acqua – quando s’udivano dalla taverna in riva al mare le parole dei mercanti di tabacco insieme alla canzone dei marinai e alla canzone del mare lontano, lontano, perduto, vicino, estraneo, nostro.
Ghiannis Ritsos
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