In ogni posto in cui ci fermeremo, pianterò un seme. Spero che tutti germoglino. Magari un domani tornerò e troverò degli alberi alti e dei roseti. Di sicuro, il roseto ce l’ho nel cuore. Con le spine del nostro passato, i petali del presente e il profumo del futuro: un roseto vero, insomma, schietto e selvaggio, di quelli che vincono la guerra contro la gramigna in luoghi dove non ti aspetteresti mai fiori. Un roseto imperfetto come noi due. Ma l’imperfezione è la patria della bellezza. Chi disse una volta che le stelle per esplodere hanno bisogno del caos?
| Amabile Giusti - Perché la notte appartiene a noi
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