Signore, prendimi come sono, con i miei difetti, con le mie mancanze; ma fammi diventare come tu desideri. (Giovanni Paolo II)
giovedì 6 giugno 2019
sorek
Avevo una scatola di colori,
brillanti, decisi e vivaci.
Avevo una scatola di colori.
alcuni caldi, altri molto freddi.
Non avevo il rosso per il sangue dei feriti.
Non avevo il nero per il pianto degli orfani.
Non avevo il bianco per le mani e il volto dei morti.
Non avevo il giallo per le sabbie ardenti.
Ma avevo l'arancio per la gioia della vita.
E il verde per i germogli e i nidi.
E il celeste dei chiari cieli splendenti.
E il rosa per i sogni e il riposo.
Mi sono seduta e ho dipinto la pace.
tali sorek
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
zafon
Ogni libro possiede un'anima. L'anima di chi lo ha scritto e di coloro che lo hanno letto, di chi ha vissuto e di chi ha sognato gra...
-
Un passo dopo l’altro si va lontano. E. Di Stefano e G. Fasano, Goccia dopo goccia
-
Ti rendi conto di quanto ci rinchiudiamo fuori dalla vita, per comodità e per abitudine e per semplice mancanza di occasioni? Di come ci b...
-
La vita si vuota in diafana ascesa di nuvole colme trapunte di sole. (Giuseppe Ungaretti)
-
I bei ricordi non scompaiono mai. Nel peggiore dei casi si addormentano nei sotterranei dell’anima, salvo, poi, risvegliarsi all’improvviso ...
-
Mi piacciono i tramonti pieni di luce, quelli che irrompono da qualche angolo nascosto del cielo e incrinano l’asse terrestre tanto sono spe...
Nessun commento:
Posta un commento