Signore, prendimi come sono, con i miei difetti, con le mie mancanze; ma fammi diventare come tu desideri. (Giovanni Paolo II)
giovedì 6 giugno 2019
gibran
La notte è silenziosa
e nell’abito del suo silenzio
si nascondono i sogni.
La luna è spuntata
e per la luna occhi
che controllano i giorni.
O figlia dei campi,
vieni per visitare
la vigna degli innamorati.
Può darsi che spegneremo
con quel nettare
la scottatura degli amori.
Ascolta l’usignolo
dei prati fioriti,
che diffonde la sua musica
in uno spazio immenso, nel quale
le colline hanno soffiato
gli odori dei loro fiori!
O mia giovane, non temere
poiché le alte stelle
serbano i misteri,
e la nebbia della notte
in quella vigna ferace vela i suoi segreti.
Non temere la strega, essa dorme ubriaca
nella sua taverna magica
e il Re dei Ginn,
se passerà andrà via
poiché l’amore lo incanta.
Egli è innamorato come me,
come potrà svelare
i segreti del suo cuore?
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