Guardo i miei occhi
guardo i miei occhi cavi d'ombra
e i solchi sottili sulle mie tempie,
guardo,
e sei tu,
mio povero stanco volto,
così a lungo battuto dal vento?
Mi grava l'ombra d'un occulto sogno.
Ah! Che un ultimo fiore in me
s'esprima!
Come un'opaca pietra
non voglio morire fasciata di tenebra,
ma d'un tratto,
dalla radice fonda,
alzare un canto
alla ultima mia sera
- Sibilla Aleramo -
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