“In quell’istante sentì un respiro. Il respiro di qualcuno alle sue spalle. Un respiro basso e profondo. Ormai aveva la gola chiusa, faceva fatica a respirare. Restò immobile, come se temesse che un qualsiasi movimento avrebbe potuto provocare una reazione nella persona dietro di sé. Guardò nello specchietto retrovisore e non vide nessuno. Era soltanto la sua immaginazione. Doveva voltarsi e controllare. Doveva calmarsi.
La paura le stava paralizzando il cervello, le annebbiava la mente. Si voltò e la paura divenne terrore.”
L’ombra della Sera di Giulia Mancini
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