Da una lettera di #Tertulliano alla moglie:
“Che bella coppia formano due credenti che condividono la stessa speranza, lo stesso ideale, lo stesso modo di vivere, lo stesso atteggiamento di servizio!
Ambedue fratelli e servi dello stesso Signore, senza la minima divisione nella carne e nello spirito, insieme pregano, insieme si inginocchiano e insieme fanno digiuno.
S’istruiscono l’un l’altro, si esortano l’un l’altro, si sostengono a vicenda.
Stanno insieme nella santa assemblea, insieme alla mensa del Signore, insieme nella prova, nella persecuzione, nella gioia.
Non c’è pericolo che si nascondano qualcosa l’uno all’altro, che si evitino l’un l’altro, che l’uno all’altro siano di peso.
Volentieri essi fanno visita ai malati ed assistono i bisognosi. Fanno elemosina senza mala voglia, partecipano al sacrificio senza fretta, assolvono ogni giorno ai loro impegni, senza sosta. Ignorano i segni di croce furtivi,
rendono grazie senza alcuna reticenza, si benedicono senza vergogna nella voce.
Salmi ed inni essi recitano a voci alternate e fanno a gara a chi meglio canta le lodi al suo Dio. Vedendo e sentendo questo, Cristo gioisce e ai due sposi manda la sua pace.
Là dove sono i due, ivi è anche Cristo.”
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