Ci sono giorni in cui non riesco a evocare la bellezza – disse con stanchezza negli occhi, fissi su un cielo insignificante, quei cieli in cui non si distinguono i contorni delle nubi compatte di una luce giallastra e abbagliante.
– Sono i giorni in cui devi invocarla – rispose lei, che con leggerezza tutta primaverile indossava una camicia azzurra e aveva nei movimenti la leggerezza degli esseri inconsapevolmente eleganti. Quella che lui aveva perduto o forse non aveva mai avuto. Lei era la sua nostalgia di leggerezza, la sua mancanza di giovinezza. Lei era tutta la giovinezza del mondo.
– Insegnami come si fa a non invecchiare.
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