Mi sorvola
l’ala del pensiero
di te lontano
Ci si abitua alle assenze
come alle notti
senza luna
s’attende con i gomiti
appoggiati sul davanzale
gli occhi vigili
in fondo del vialetto
in cerca d’un ombra,
un’ illusione
una speranza avanzata
agli ululati dispersi
giù per la valle
nei piedi del monte
mentre
stringo forte i pugni
sino a farmi male
e non l’afferro.
Nella mano
sanguinante
una lucciola spenta.
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