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sabato 22 aprile 2017

Madre Terra

La terra vi concede generosamente i suoi frutti, 
e non saranno scarsi se solo saprete riempirvi le mani.
E scambiandovi i doni della terra 
scoprirete l’abbondanza e sarete saziati. 
Ma se lo scambio non avverrà in amore 
e in generosa giustizia, 
renderà gli uni avidi e gli altri affamati.
Quando voi, lavoratori del mare dei campi 
e delle vigne, incontrate sulle piazze del mercato
i tessitori e i vasai e gli speziali, 
invocate lo spirito supremo della terra 
affinché scenda in mezzo a voi 
a santificare le bilance e il calcolo, 
affinché il valore corrisponda a valore.
E non tollerate che tratti con voi chi ha la mano sterile, 
perché vi renderà chiacchiere in cambio della vostra fatica. 
A tali uomini direte: «Seguiteci nei campi 
o andate con i nostri fratelli a gettare le reti nel mare. 
La terra e il mare saranno con voi generosi 
quanto con noi».
E se là verranno i cantori, 
i danzatori e i suonatori di flauto, 
comprate pure i loro doni.
Anch’essi sono raccoglitori 
di incenso e di frutti, e ciò che vi offrono, 
benché sia fatto della sostanza dei sogni, 
distillano ornamento e cibo all’anima vostra.
E prima di lasciare la piazza del mercato, 
badate che nessuno vada via a mani vuote.
Poiché lo spirito supremo della terra 
non dormirà in pace nel vento 
sino a quando il bisogno dell’ultimo di voi 
non sarà appagato.

Kahlil Gibran

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