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domenica 20 giugno 2010

danilo amerio


Figlio di figli di operai
La vita corre e non basta mai
E ricomincia qui
Come ogni lunedì ormai
Figlio di figli di operai
Diceva sempre mio padre a noi
Io più lavoro
E più i soldi non bastano mai
E mentre cambiavano i giorni miei
In poco tempo io mi ritrovai
Nel mondo degli avvoltoi senza accorgermi
E senza capire perché
Ma quelli come noi
Non hanno vinto mai
E hanno un cuore preso a botte
Dai potenti e dagli eroi
Ma sono gli occhi della gente
E la semplicità
E l'amore non è un gioco
Anche quando dura poco per noi

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