il dolore comincia quando scordiamo
la ferita.
Il foro d’uscita del proiettile
non c’è.
Quello d’entrata è
guarito e si è rimarginato.
Il dolore resta chiuso dentro.
Non puoi localizzarlo
in organi, tessuti e cellule.
Nulla lo testimonia.
Diffuso e inafferrabile,
assomiglia alla gioia.
Il dolore,
amore mio,
si muta quando è
grande in gioia che travolge.
Solo chi ha molto amato,
può nuovamente amare
Sotirios Pastakas
(da L’isola di Chios, 2002)